I Numeri del 2018: Valverde il più vincente dei big, Froome il più incisivo, Izagirre il più presente
Quanto hanno corso e come si sono comportati i capitani delle formazioni World Tour per i Grandi Giri nel 2018? A questo si dedica il nostro secondo appuntamento con “I Numeri del 2018“. Per compilare questo bilancio di fine stagione abbiamo preso in esame 37 corridori appartenenti alle squadre del massimo circuito. Oltre ai leader designati ad inizio anno, abbiamo considerato anche gli elementi che si sono piazzati nella top ten finale dei tre GT (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España) e i vincitori delle classifiche riservate agli Under 25. Nel conteggiare le vittorie di ciascuno abbiamo tolto dal novero quelle conseguite nelle prove a squadre e quelle nelle Hammer Series, mentre sono stati inclusi i podi centrati nelle classifiche generali finali.
Il dato finale restituito “racconta” di una media di 73,1 giorni di gara per ciascuno, con gli estremi fissati in 90 (quelli in cui è stato in sella con un dorsale di gara Ion Izagirre della Bahrain-Merida, tra i più attivi dell’intero gruppo) e 48, ovvero quelli in competizioni ufficiali di un Wilco Kelderman (Sunweb) la cui annata è stata punteggiata dagli infortuni. Curiosamente nessuno dei due ha ottenuto vittorie, mentre quelle complessive sono state 90, ovvero 2,43 per ciascun ciclista analizzato. Tra di loro, oltre un terzo (13 in tutto) si è portato a casa almeno una frazione delle tre corse a tappe più importanti. 255 sono stati invece i piazzamenti sul podio (6,89 per ogni atleta), tre le Classiche Monumento messe in tasca: Milano-Sanremo, Liegi-Bastogne-Liegi e Il Lombardia. Il dato più interessante è quello relativo alla partecipazione ai GT. Oltre due terzi dei capitani (25 su 37, pari al 67,5%) si è schierato al via di due corse a tappe di tre settimane.
Come ha strutturato il suo calendario chi è riuscito a salire sul gradino più alto dei podi di Roma, Parigi e Madrid? Sia Chris Froome (Sky) che Simon Yates (Mitchelton-Scott) hanno articolato il proprio su due eventi da tre settimane. Il Keniano Bianco ha messo insieme 67 giorni in gara, meno rispetto alle due precedenti stagioni (quando furono rispettivamente 72 e 71), rivelandosi però il migliore tra chi ha provato l’accoppiata, aggiudicandosi la Corsa Rosa e chiudendo terzo l’assalto al pokerissimo nella Grande Boucle. Nella classifica della continuità si piazza alle sue spalle Tom Dumoulin (Sunweb), secondo sia in Italia che in Francia (con una cronometro vinta in entrambi gli appuntamenti) con un totale di 65 giorni in gara, seguito da un Miguel Angel Lopez Moreno (Astana) in grado di salire sul podio conclusivo di entrambi i GT a cui ha preso parte, rispettivamente al Giro e alla Vuelta, e più presente sulla scena con 78 gettoni. Niente ricompensa del podio, invece, per Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), unico altro corridore ad aver chiuso nella top ten i due appuntamenti cui ha preso parte (5° al Tour e 4° alla Vuelta) nei suoi 76 giorni in gara.
Simon Yates è stato anche il plurivittorioso nelle singole frazioni, con quattro perle incastonate tra Giro (3) e Vuelta (1), dove si è imposto privilegiando la continuità alle prestazioni roboanti che gli avevano presentato il conto a tre giorni dal jackpot italiano. Geraint Thomas (Sky) è invece riuscito a fare centro con l’unica cartuccia esplosa. Il 32enne gallese si è preso il Tour, appuntamento in cui ha concentrato oltre un terzo (21 su 62 totali) delle sue apparizioni ufficiali. Il rapporto tra giorni di gara e vittorie conseguite esalta invece l’immarcescibile Alejandro Valverde (Movistar). Il murciano, laureatosi campione del Mondo a Innsbruck a fine settembre, è salito sul podio nel 30% delle corse in cui si è schierato al via (24 su 80) e se ne è aggiudicate il 17,5% (14), precedendo Julian Alaphilippe (12 su 74, pari al 16,2%) e Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) col suo 12,5% frutto delle 8 affermazioni distribuite in 64 uscite.
Thomas e Roglic sono anche i corridori ad essere saliti più volte sul podio in proporzione al numero di giorni di gara. A sfondare la doppia cifra nelle top 3 oltre a loro anche Valverde, Alaphilippe, Simon Yates (17), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) con 15, Lopez (16), Dumoulin (10) e Romain Bardet (Ag2R La Mondiale) con 10. Quello del transalpino rappresenta uno dei casi più interessanti dell’anno. Sceso giù dal podio del Tour dopo avervi presenziato nel 2016 e nel 2017, ha conseguito i risultati migliori nelle corse di un giorno. Con un podio in media ogni 6,3 giorni di gara, ha fatto infatti vedere le cose migliori al Mondiale (2°), nella Doyenne (3°) e alle Strade Bianche (2°), compiendo un’interessante metamorfosi da capitano per le corse a tappe a corridore polivalente, al pari del connazionale Julian Alaphilippe che ha perfezionato la sua progressione nei GT con la conquista della Maglia a Pois.
Altro caso particolare è quello di Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). La caduta di cui è stato suo malgrado protagonista salendo verso l’Alpe d’Huez ne ha mortificato le chance Oltralpe e ha impedito un pieno recupero in vista della Vuelta. Lo Squalo ha corso più (76 giorni) di buona parte degli avversari diretti, dovendosi accontentare di un modesto, ma decisamente giustificato, 59° posto alla Vuelta (peggio di lui tra i big che hanno tentato il doppio appuntamento Richie Porte, anch’egli condizionato dalla caduta nella tappa di Roubaix che lo ha costretto ad abbandonare il Tour e poi solo 84° in Spagna), riabilitando notevolmente la sua stagione negli appuntamenti in linea, con due podi maturati entrambi nelle Monumento e la gemma della Sanremo che vale un’intera stagione.
Capitolo a parte per quelli che hanno steccato. Nel novero entra a pieno titolo Fabio Aru (UAE Team Emirates) fuori dalle top ten di Giro e Vuelta nonostante un calendario tanto fitto (83 giorni di gara) e altrettanto mal distribuito, come fotografa l’impietoso “0” nelle caselle di vittorie e podi. Più o meno sulla stessa falsariga Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), in corsa 81 volte e sul podio cinque, con l’abbinata Tour-Vuelta che lo ha visto tagliato presto fuori dai giochi per le classifiche finali, e Louis Meintjes (Dimension Data) fantasma del corridore che esplose nel 2015, con 75 giorni di gara e un modesto 58° posto alla Vuelta come riconoscimento. Tra chi ha investito molto su un solo evento è andata decisamente male a Jakob Fuglsang (Astana), che al debutto da capitano unico si è confermato maggiormente adatto alle brevi corse a tappe e a quelle di un giorno uscendo dai 10 nella Grande Boucle. La prorompente ascesa in seno al team di Lopez suggerisce agli stati generali kazaki di rivedere le gerarchie in vista della prossima spedizione Oltralpe.
I giorni di gara dei capitani delle squadre World Tour nel 2018
Ciclista | Squadra | Giorni di gara | GT Disputati | Piazzamento finale | Miglior risultato tappa | Vittorie stagionali | Podi |
Julian Alaphilippe | QST | 74 | 1 | 33 | 1 (x2) | 12 | 20 |
Fabio Aru | UAD | 83 | 2 | 23 | 8 | 0 | 0 |
Romain Bardet | ALM | 63 | 1 | 6 | 3 (x2) | 1 | 10 |
George Bennett | TLJ | 80 | 2 | 8/35 | 4 | 0 | 3 |
Pello Bilbao | AST | 81 | 2 | 6/27 | 6 | 2 | 4 |
Richard Carapaz | MOV | 79 | 2 | 4/18 | 1 | 3 | 5 |
Tom Dumoulin | SUN | 65 | 2 | 2/2 | 1 (x2) | 2 | 10 |
Davide Formolo | BOH | 81 | 2 | 10/22 | 2 | 0 | 3 |
Chris Froome | SKY | 67 | 2 | 1/3 | 1 (x2) | 3 | 6 |
Jakob Fuglsang | AST | 69 | 1 | 12 | 8 | 1 | 6 |
Ion Izagirre | TBM | 90 | 2 | 22/9 | 2 (x2) | 0 | 7 |
Bob Jungels | QST | 76 | 1 | 11 | 6 | 4 | 5 |
Wilco Kelderman | SUN | 48 | 1 | 10 | 4 | 0 | 2 |
Patrick Konrad | BOH | 75 | 1 | 7 | 6 | 0 | 0 |
Steven Kruijswijk | TLJ | 76 | 2 | 5/4 | 3 | 0 | 1 |
Mikel Landa | MOV | 59 | 1 | 7 | 5 | 1 | 4 |
Pierre Latour | ALM | 65 | 1 | 13 | 2 | 1 | 4 |
Miguel Angel Lopez | AST | 78 | 2 | 3/3 | 2 (x4) | 3 | 16 |
Rafal Majka | BOH | 81 | 2 | 19/13 | 2 | 0 | 5 |
Daniel Martin | UAD | 70 | 2 | 8/DNF | 1 | 2 | 5 |
Enric Mas | QST | 70 | 1 | 2 | 1 | 2 | 4 |
Louis Meintjes | DDD | 75 | 2 | DNF/58 | 16 | 0 | 0 |
Bauke Mollema | TFS | 86 | 2 | 26/30 | 2 (x2) | 2 | 8 |
Vincenzo Nibali | TBM | 76 | 2 | DNF/59 | 7 | 1 | 2 |
Sam Oomen | SUN | 71 | 1 | 9 | 8 | 0 | 0 |
Thibaut Pinot | FDJ | 68 | 2 | DNF/6 | 1 (x2) | 5 | 15 |
Richie Porte | BMC | 69 | 2 | DNF/84 | 11 | 2 | 7 |
Domenico Pozzovivo | TBM | 77 | 2 | 5/18 | 3 | 0 | 5 |
Nairo Quintana | MOV | 74 | 2 | 10/8 | 1 | 2 | 8 |
Primoz Roglic | TLJ | 64 | 1 | 4 | 1 | 8 | 16 |
Geraint Thomas | SKY | 62 | 1 | 1 | 1 (x2) | 6 | 15 |
Rigoberto Uran | EFD | 71 | 2 | DNF/7 | 4 | 2 | 5 |
Alejandro Valverde | MOV | 80 | 2 | 14/5 | 1 (x2) | 14 | 24 |
Michael Woods | EFD | 74 | 2 | 19/34 | 1 | 1 | 4 |
Adam Yates | MTS | 76 | 2 | 29/45 | 3 | 2 | 9 |
Simon Yates | MTS | 77 | 2 | 21/1 | 1 (x4) | 8 | 17 |
Ilnur Zakarin | KAT | 77 | 2 | 9/20 | 5 | 0 | 0 |
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